Qualche anno fa, sono stata in Egitto, in viaggio.
Cairo, poi crociera sul Nilo fino ad Assuan, poi in aereo fino ad Abu Simbel, e poi ri-crociera fino al Cairo.
Un pomeriggio ci fecero fare una piccola gita in barca fino ad un villaggio e scesi sulla sabbia.
Mi tolsi le scarpe da tennis e immersi i piedi nella sabbia.
I piedi nella sabbia, la sabbia sotto ai piedi, la sabbia tra le dita dei piedi.
Poi presi la sabbia tra le mani.
Lasciai scivolare la sabbia tra le mie dita.
Volevo sentire quella sabbia: la sabbia del Deserto.
Ancora oggi ne ricordo le sensazioni fisiche.
Quando dico che il corpo ha una memoria mi riferisco anche a questo.
Il ricordo che ho è puramente fisico. Nulla di cognitivo.
Ed è uno dei ricordi più belli che ancora ho. Un ricordo a cui mi appiglio nei momenti in cui sento che la testa gira troppo veloce.