Programmarsi o non programmarsi in vacanza? Per darti una risposta utile, potrebbe bastare guardare al tuo passato:
– hai programmato e ti sei sentito comunque annoiato?
– oppure hai programmato, ma ti sei sentito obbligato a rispettare il programma?
– oppure hai programmato, ma ti sei sentito frustrato per non averlo potuto rispettare?
– oppure non hai programmato nulla e ti sei divertito?
Risultato comune: non sei stato bene, con te e con gli altri.
Se vuoi stare bene, allora, cosa fare? Provare a fare le cose diversamente.
E le possibilità sono diverse! Puoi:
– non programmare e osservare cosa ti accade e come stai 🤗 (stavolta osservandoti e potresti notare che oltre alla noia, c’è anche ansia o rabbia e scegliere)
– programmare solo oggi e vedere che succede e come stai (magari senti meno ansia)
– programmare oggi e domani e vedere che succede e come stai
– programmare solo il week end e vedere che succede e come stai
– … ecc ecc… 🤗
Io, ad esempio, non ho bisogno di programmare le cose da fare, semmai io devo frenarmi… 🙌
Ciò non toglie, che io debba comunque darmi degli step, delle priorità, per non entrare in pensieri disfunzionali, che poi possono farmi stare male, come quello di sentirmi obbligata a rispettare la mia tabella di marcia e quindi sentire rabbia verso me stessa, per non essermi data la possibilità di scegliere, o di sentirmi frustrata, per non aver fatto tutto quello che dovevo, dicendomi solo “fai quello che vuoi“, anzichè “devi“.
Certamente, stabilisco delle priorità e mi dò degli obiettivi raggiungibili.
Poi, il resto viene da sè, restando sempre in contatto con il mio corpo, che ascolto, e che prontamente mi dice come sto e cosa fare per stare bene.
Tu? Ti stai annoiando? E quale strategia stai utilizzando per stare bene? O sei in balia di te stesso e degli eventi?