L’ansia, in chi è over-confidence, ha uno strano modo di co-esistere.
Chi è l’over-confidence: è chi ha una eccessiva fiducia nelle proprie capacità. Uno che “la sa”. E nello sport si manifesta in una manifesta sicurezza, in gesti contenuti, direi minimi, senza eccessivo sforzo.
Perché è un problema? Perché questo atleta non sta nella realtà. Non commisura il suo sforzo all’avversario e/o al contesto. E quindi spesso si ritrova a giocare convinto che andrà bene. Ma la realtà gli dimostra che non è come pensa.
E l’ansia?
L’ansia viene anche a lui, soprattutto nel pre-partita, come è normale che sia, ma è comunque contenuta.
E perché è un problema? Perché l’ansia serve ad attivare il tuo corpo a prepararsi alla guerra, se questa si fa dura. E non avere questa “marcia in più” ti lascia senza una spinta energetica fondamentale.
Mai, come in questo caso, “la mente ti mente“.
Come psicologa dello sport ho visto diverse volte questa cosa accadere in campo ad altri, ma difficilmente chi è over-confidence si accorge di quello che gli accade, perchè sta bene, nella sua solita comfort zone. Che, come al solito, diventa la “zona stagnante“.