UA-130691117-1

Dalle stelle alle stalle

Dalle stelle alle stalle

Dalle stelle alle stalle.
Dal Foro italico al circolo di tennis di Roma a fare la D3.
Da un bel gioco fluido e allenato, alle caxxxte più inenarrabili e tipiche della nostra categoria.

Da una bella forma fisica a dolori di ogni tipo: ginocchia, sciatica, schiena, spalla destra. Tanta ansia e preoccupazione che le cose non possano più tornare come erano prima.

Da una parte, quindi, non potevo far altro che accettare il presente: smettere di giocare per un po’ o giocare meno, fare tanto stretching, fare ginnastica rinforzante, anche se la sciatica sembra ormai aver compromesso la mia fluidità: ogni tanto mi arrivano scariche o puncicate, non proprio intollerabili, ma pur sempre segnali di stress da tenere in considerazione.

Sono tornata sulla terra, quindi, nel bene e nel male, ma sappiamo che la vita è fatta di alti e bassi e che accanirsi non fa altro che aumentare la sofferenza.

Dall’altra, mi sono accorta che stavo facendo considerazioni poco utili alla mia vita presente. A partire da “Tornare come era prima”… Lo sappiamo bene che nulla può tornare come prima, ma la mente ci illude e ci fa credere che sia possibile, alimentando la sofferenza.

Nell’act si parla di dolore pulito e di dolore sporco:

  • il dolore pulito è il dolore preso a sè, la puncicata della sciatica;
  • il dolore sporco è tutto quello che la mente fa per aumentare quel dolore e cioè lottando: “E adesso come farò con il tennis? senza tennis non posso vivere” oppure “non potrò più giocare come voglio” oppure “ci mancava solo questa”, ecc ecc…

E allora, allargare la visuale, allargare il punto di vista ti fa vedere le cose in altro modo.

Banalmente, la distanza fa sembrare le cose più piccole di quello che ci sembrano quando ce le abbiamo addosso o sul naso!

E’ solo una puncicata.
E’ solo tennis.
Faccio quello che posso.
Va bene così.

Anche così.

Giusto?

 

Vai alla barra degli strumenti