Stessi schemi nel padel e nel tennis. E nella vita!
Incredibile la mente quanto sia “monotona” nelle cose che ci dice di fare. E, se non ci stiamo “attenti“, rischiamo di rifare gli stessi errori!
Sì, anche nel padel tendo a chiudere gli occhi quando la palla è veloce; oppure, tendo a chiudere gli occhi quando la palla è sopra la spalla; oppure tendo a chiudere gli occhi quando la mia mente è certa che, nell’angolo, non la prenderò.
Le conseguenze sono che, ovviamente, non la prendo!
Ribadisco, dunque, quanto la nostra mente sia utile per risolvere problemi nel mondo esterno. E quando sia inutile, pericolosa, ridondante, monotona, ripetitiva, inutilmente predittiva, avara, fifona e timida per tutto quello che riguarda il nostro mondo interno: da pensieri ed emozioni, a sensazioni e impulsi, se trattati come un problema esterno, vengono irretiti e accalappiati in modi di fare che non funzionano.
Esempio?
Nel mondo esterno, nella realtà, il 98% dei padelari è debole di rovescio. Risolvo qualsiasi problema tirando o al centro tra i due o sul rovescio di quello che sta a sinistra.
Nel mondo interno, non appena la mente prevede che la palla batterà sulle pareti laterali, io lo so che non devo avvicinarmi alla palla (cosa che nel tennis faccio da 46 anni!), ma la mia mente continua a mandarmi vicino alla palla! Vince la mente con i suoi schemi, a totale discapito della realtà, in cui il suo schema è del tutto disfunzionale!
Che io ne sia consapevole è un fatto, ma da qui a saper correggere lo schema, quello mai. Ed ecco perchè “si dice” che la consapevolezza è importante, ma che serve, soprattutto, un comportamento diverso!
Da qui, semmai, aggiungere un nuovo schema, forse, diventa molto più semplice! Meglio ancora se, questa nuova conoscenza, avvenisse per prove ed errori e non per regole/dettami mentali, cioè qualcuno che “ti dica” come si fa. Non serve proprio!
E nella vita di tutti i giorni?
Ovviamente, lo stesso schema (utile, stavolta) si applica alla vita di tutti i giorni: individua qualcosa che continui a sbagliare e, anzichè provare a smettere di farlo o correggerlo o non farlo, fai direttamente una cosa diversa.