Frustrazione e fastidio, due emozioni importantissime, appartenenti alla categoria della rabbia!
Io la frustrazione la vedo complementare al fastidio, ma andiamo con calma!
Sono una patita delle definizioni di UPAG (una parola al giorno), che in merito alla Frustrazione, cito:
SIGNIFICATO Delusione, umiliazione; insoddisfazione.
ETIMOLOGIA dal latino: frustratio – delusione, da frustrare, derivato dell’avverbio frustra – inutilmente.La frustrazione è un sentimento di profonda umiliazione; si sente come inutile qualcosa che si è fatto, un proprio sforzo, ci si sente atterrati, feriti, in un’insoddisfazione disperata e silenziosa…. [omiss…] e la liberazione dalla frustrazione passa sempre per un’asserzione, per una voce.
Invece, Treccani aggiunge:
2. In psicologia, condizione di tensione psichica, determinata da un mancato o ostacolato appagamento di un bisogno
Invece, il fastidio, sempre UPAG, scrive:
Significato: Malessere, seccatura
Etimologia dal latino: composto di fastus orgoglio e taedium noia.Il fastidio è un disagio, un impiccio che si reputa tanto sgradevole, quanto sostanzialmente, ontologicamente inferiore a noi: il fastidio di [..] una pratica che tarda ad essere sbrigata, il fastidio di un tizio che fischietta o canta per strada. Non si parlerebbe mai del fastidio della delinquenza o di una crisi mondiale….
In sostanza, sono due termini che generano un moto, un suggerimento, molto forte:
- la frustrazione deriva al non poter far nulla ormai ed in quanto tale di “macchia di un forte senso di impotenza“;
- il fastidio deriva invece dal poter fare subuito qualcosa ed in quanto tale è pervaso di potenza e di problem solving.
E siccome lo sappiamo che la mente adora il problem solving e che la cultura occidentale “coincide” con il problem solving, avremo che:
- il fastidio viene subito recepito e usato
- la frustrazione viene evitata come la peste
Quando, invece, forse, anzichè dare retta alla mente, potresti ascoltare il loro messaggio e scegliere tu se sia il caso o meno di seguirne il messaggio implicito:
- “grattarsi via” il fastidio, immediatamente, o lasciare che il prurito passi da solo;
- anzichè lottare contro la frustrazione, accettare che non sei onnipotente e che non puoi agire e risolvere tutto.
nb: In apprendimento poi è importantissimo tenerli entrambi in considerazione! Ma questa è un’altra storia!