Imparare una cosa nuova è sempre difficile: l’emozione più forte che si presenta è la frustrazione che, per definizione, è una emozione che ti spinge a mollare ciò che è troppo difficile.
Se per te imparare quella nuova abilità è importante, allora che succede: devi ricordarti di aiutarti. E come?
Immaginati la scena seguente nella tua mente: stai imparando una cosa nuova e sbagli. Immediatamente, nella mente appaiono due personaggi loschi:
- Uno ti dice: “Sei un cretino! Ma come fai a sbagliare questa cosa? Sono anni che la fai e ancora non hai imparato!!!” 😖
- L’altro: “Ma non è colpa mia, è colpa della palla/del campo/della racchetta/del collega/del tempo/del vento, ecc, e poi ma che vuoi, fallo tu, visto che sei tanto bravo!”. 😇
Questa guerra in testa la vive il tuo corpo, che contiene tutto. Cosa accade al/nel tuo corpo, mentre vive questo conflitto interiore? Si irrigidisce, spesso anche frizza, si blocca, come per allontanare la possibilità di un altro conflitto interno e, se stai imparando qualcosa, la memoria smette di funzionare, smetti di imparare, e si attiva solo la fuga da frustrazione. E molli. La scena ti ricorda qualcosa?
Soprattutto, prova a ricordare cosa succede subito dopo che ti sei “spronato”? O subito dopo che qualcuno ti dice “Eddaiiii! Era facile!!!” … Hai giocato meglio o è andata sempre peggio?
Ecco allora che, per imparare una cosa nuova e hai sbaliato, conviene fare qualcosa di diverso, ad esempio:
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sii gentile e comprensivo verso di te, per l’errore fatto e ricordati che dopotutto “nessuno nasce imparato”! 😉
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se è troppo difficile essere gentile con te stesso, per adesso, può aiutarti scegliere un insegnante gentile e comprensivo, che ti aiuti dove tu non riesci: accogliere l’errore come una parte necessaria del progresso, farlo diventare una opportunità per lavorare ancora e ancora ed insistere ed insieme festeggiare quando l’errore viene superato e questo sì che funziona!
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rispettare la progressione dell’apprendimento: si parte dalle cose più semplici e si arriva a quelle più complesse, ripetendo e rielaborando in mille modi diversi, proprio per ridurre la presenza della frustrazione.
Basti pensare a quando a scuola avevi due professori: uno stronzo ed uno gentile. Da chi preferivi essere interrogato? Quale materia è diventata la tua preferita?
E, se pensi a come è strutturato l’intero sistema educativo, perchè le gare o le classi si fanno tra pari? Pari età e pari livello? La frustrazione falcia molti più atleti della gentilezza!
E tu, che fai quando sbagli? E dopo, che succede? Funzioni meglio o peggio?