Ultimamente sento spesso parlare del fatto che è utile conoscere il proprio avversario, studiarlo, guardarne video, match, punti di forza e punti di debolezza.
“Pre-pararsi” strategie nuove per “non ri-perdere” o per “ri-vincere”.
Ritengo questa una cosa che ti depotenzia come atleta, perchè sposta la tua attenzione:
- da “dentro di te” ed alle tue potenzialità, che potresti gestire, migliorare e controllare
- al “fuori di te” ed a ciò che non puoi controllare, nè prevedere.
“Non pensare che di là ci sia una persona. Pensa che sia solo una palla“. Così sì che:
- depotenzi l’avversario, cui attribuisci caratteristiche più o meno reali,
- e potenzi te stesso e ciò che puoi controllare.
Si parla della famosa “zona di comfort“: se ci concentriamo a restarci dentro…ma quando miglioriamo?