Genitori spettatori: sì o no?
Al di là della volontà effettiva dei figli, mi riferisco a tutti quei casi in cui un genitore o entrambi assistano ai match del figlio/a.
Nel tennis i casi sono molteplici e le conseguenze ben note: a partire da Zverev e Tsitsipas, fino ad arrivare al genitore che assiste ai match del figlio al torneo di pizze e fichi.
Il problema non è il genitore, ma l’atteggiamente che il genitore ha:
- Un genitore critico o che dà consigli o che incita o che parla o che fa smorfie o che fa sguardi di disapprovazione, tu lo vorresti lì con te? Secondo te, lo aiuti o lo affossi? Ansia, rabbia, frustrazione, dubbi: aiutano?
- Un genitore che invece c’è, assiste in silenzio e accetta tutto quello che il figlio fa, ben sapendo che è il meglio che possa fare in quel momento, ben sapendo che lo stesso tecnico sta zitto (e ci sarà un motivo!!!), secondo lo aiuti o affossi? Gentilezza, presenza, affetto, aiutano?
E quindi se tuo figlio/a:
- non ti vuole, forse puoi farti una domanda.
- non ti dice nulla, forse una domanda puoi fartela.
- ti cerca e vuole vicino, ti guarda in cerca di sostegno nei momenti di crisi e di felicità… forse anche qui una domanda puoi fartela.
- sa che ci sei e che lo ami, al di là del risultato, forse una domanda puoi fartela.
L’importante è che discuti della risposta con lui.
Io ritengo che i genitori non ci debbano essere. Sono figure troppo importanti per non generare un condizionamento e quindi interferire con la prestazione. Oppure li teniamo occupati in attività “utili”.