Una dieta fattibile, o almeno l’idea di una dieta fattibile, è una dieta a misura di chi sta a dieta da una vita. Dovrebbe essere una dieta a misura di chi pensa continuamente cosa le fa bene e cosa le fa male. Una dieta fattibile sarebbe a misura di chi pensa continuamente a quante calorie stanno entrando. Una dieta fattibile sarebbe su misura di chi si guarda allo specchio e non vuole neanche guardarsi: schiva la sua immagine di sè.
E’ da ieri che ci penso e stamattina ho avuto una illuminazione, basandomi sulla mia esperienza.
Sono stata “a dieta di mantenimento per 4 anni”. Cucinavo in continuazione e non mi sentivo nè libera, nè mi sembrava che il mio stile alimentare di vita fosse cambiato (obiettivo di chi ti dà la dieta).
L’unica cosa veramente buona di quel periodo è che mi sono osservata ed ho registrato un sacco di dati, dai quali è emerso che, la mia mente (e non so la tua) riesce ad “accettare” la dieta al massimo per una settimana. Per dirla tutta, al massimo per due giorni. Poi, c’era sempre uno sbrago.
A questo punto, mi sono domandata: quale è il lasso temporale che oggi sono disposta ad avere e a vivere a dieta, e quello in cui “non devo stare a dieta”? Sarebbe fattibile un giorno sì, a dieta ed un giorno no, a dieta?
E magari il giorno che non sto a dieta faccio ginnastica? Ma anche meno!
Ma, anche il giorno che non sto a dieta,
“non devo pensare che non sto a dieta”
e quindi mangiare di più; così come, quando
sto a dieta, non devo pensare che devo
mangiare di meno e quindi … 🥹
Posso mangio il giusto.
Che ne dici?
A questo punto, dovresti chiedermi “come si fa“?!
E che ne so! 🤷
Quello che so è che posso fare degli esperimenti per un certo numero di giorni e prove e raccogliere dati e vedere come va e poi operare una sorta di feedback.
Subito la mia mente mi ha proposto che forse sarebbero meglio due giorni sì e uno no (sì e no, che? … non fa niente… lascia stare!), ma poi l’ho riportata su di me e sì: fattibile per me è un giorno sì ed un giorno no.