Io, me e mio sono tre piccole parole e, come tutte le parole, possono, se usate troppo, irretirci nel nostro mondo interno.
- Inizi a pensare “non dovrei” o “devo” … Sì, stai usando il soggetto io – sottinteso, anche se non te ne accorgi…
- Inizi a pensare “mi sono sbagliato”, oppure “mi dovevo comportare diversamente” oppure “non mi appartiene” oppure “io non mi comporto così”… e … sì, stai usando il me e non te ne accorgi…
- Inizi a pensare “è mio, non doveva prendermelo” oppure “è mio dovere comportarmi così” oppure “non è mio compito, tocca a lui”… e sì, anche questa volta stai lo stai usando e neanche te ne accorgi…
E intanto, senti nel tuo corpo come stai, quando leggi o pronunci queste frasi… é come se ti chiudessi nel tuo mondo e iniziassi a sgridarti e trattarti male e recriminarti cose fatte o non fatte…
Tre piccole parole, che se continui ad usarle senza accorgertene, ti portano in un baratro senza fine di tristezza o di ansia…o peggio di depressione…
Inizia a notare queste piccole parole e prova a spostare la tua attenzione dalla testa al tuo corpo ed al come stai, quando le pronunci…
Come un errore di pronuncia, puoi accorgerti di farlo e correggerti. Lo farai l’errore, (sono anni che lo fai) e puoi correggerti, piano piano e creare un nuovo modo di essere te.
La consapevolezza è importante, ma il comportamento, quello che facciamo, lo è di più.
Come?
Ampliando la complessità:
- vai vicino ad un monumento storico e senti come ti senti!
- prenditi cura di un animale e senti come ti senti!
- entra in contatto con persone meno fortunate di te, oppure leggi della povertà… e senti come ti senti!