La tristezza è una emozione e come tutte le emozioni serve a qualcosa. Ha uno o più scopi.
Ma…a che serve? Secondo te, a che serve?
Seconda domanda: come tutte le emozioni ci spinge a fare qualcosa.
Ma cosa? A piangere, a buttarti sul divano, a tornare felice?
Terza domanda: come tutte le emozioni, va riconosciuta.
Tu lo fai? Come?
Ma, tu che rapporto hai con lei? La combatti, non ti piace, la ignori, la eviti, la accogli, le vai incontro, come fosse un caro amico? Quando è stata l’ultima volta che sei stato triste? Cosa hai fatto?
Un lutto? Qualcosa che è andato storto? Una delusione?
Quando non conosci qualcosa, o quando pensi di conoscerla, e scopri che non è così, che fai?
Ad esempio, per me, l’addio di Roger Federer ha rappresentato una specie di lutto, qualcosa di incolmabile, un vuoto, qualcosa di apparentemente incolmabile. Un grande dispiacere, che oggi vedo così: metto la sua foto sullo schermo del pc.




